Rieccoci ad un nuovo settembre, l’anno scolastico 2016/2017 è iniziato da una settimana e siamo tutti impegnati nei progetti accoglienza, per rendere curioso e piacevole il rientro a scuola dei nostri alunni.
Nel nostro circolo per la prima settimana l’orario è ridotto: la scuola termina alle 12.30 e nelle diverse fasce orarie della mattina capita di essere spesso in compresenza con un collega. Quale momento migliore per introdurre qualche gioco che aiuti il ripasso?
I giochi possono essere utilizzati in molteplici occasioni. Un elemento da tenere in considerazione è l’umore della classe: se gli alunni sono particolarmente inquieti, come nei primi giorni di scuola, ma anche nelle giornate di vento o pioggia, potrebbero dimostrare maggior interesse ai giochi che non ai libri.
I giochi sono indicati anche per interrompere periodi prolungati di attività sui libri, per presentare nuovo materiale linguistico come anticipazione all’unità successiva del libro di testo, con il vantaggio che la classe sarà facilitata nella comprensione.
Ci sono 5 buone ragioni per utilizzare i giochi nell’insegnamento delle lingua inglese ma anche nelle altre discipline:
- ai bambini piace giocare;
- i giochi offrono un contesto spontaneo per la comunicazione fra bambini;
- talvolta risulta difficile indurre i bambini ad esprimersi in lingua straniera e grazie ai giochi essi sono motivati a parlare;
- i giochi inducono al ripetuto impiego degli elementi didattici;
- i giochi possiedono un valore educativo che supera la lezione di lingua straniera: essi educano alla cooperazione, elemento indispensabile alla loro realizzazione, ed incoraggiano lo sviluppo dei processi mentali, poiché richiedono una vasta gamma di strategie.
Quindi ti parlerò di cinque giochi che spesso propongo nelle mie classi:
- Battleships – tutti conoscono questo gioco, battaglia navale, anche i più piccoli e non hanno difficoltà ad affrontarlo anche in inglese. Ho preparato una scheda che porto sempre con me, i miei alunni la utilizzano anche nei tempi morti: quando compilo il registro, quando interrogo qualche compagno e piacevolmente li ritrovo all’intervallo o durante il dopo mensa seduti al tavolo a giocare parlando rigorosamente in inglese. battleships
- Jumping the line (versione True/False) – qui ti servirà del nastro adesivo per realizzare una linea in terra come quella che vedi nell’immagine di copertina. Ho proposto versioni differenti di questo gioco, in base alle diverse necessità. All’inizio dell’anno mi concentro solitamente sul ripasso del programma affrontato l’anno prima. I giocatori, 2 alla volta, si posizionano sulla linea al centro e devono saltare dalla parte della T se quello che dico è VERO e dalla parte della F se invece è FALSO. Vince chi non sbaglia e se non ci sono errori opto per il più veloce. Quest’anno ho 3 quinte, quindi potrò spaziare liberamente su vari argomenti. Inizio con delle descrizioni che riguardano la mia persona, tipo: I’m a boy, I’m wearing a blue t-shirt, I’m 20, ecc.. oppure utilizzo delle flashcards con animali, colori, numeri; decido di dire il vero o il falso in relazione alla carta che mostro ai concorrenti.
- My name’s Joe – è una gara a squadre in cui i giocatori guadagnato un punto per ogni frase che dicono. Se il gioco viene praticato con una certa regolarità, ben presto gli allievi imparano a parlare di loro stessi in modo scorrevole. Suddividi la classe in due squadre, invita un volontario della prima squadra a disporsi di fronte ai compagni e poi chiedigli di descrivere se stesso. Gli verrà assegnato un punto per ciascuna frase: se impiega più di dieci secondi prima di formulare una nuova frase puoi dire STOP! Il turno passa ad un volontario dell’altra squadra. Dopo che tre volontari di ciascuna squadra hanno avuto la possibilità di descrivere se stessi, vince la squadra con il maggior punteggio.
- Memory – il memory è generalmente molto conosciuto dai bambini, i quali si divertono sempre a giocare a coppie. Ne utilizzo di diversi in base ai vocaboli che introduco di volta in volta. Per oggi ne ho creato uno sugli animali dello ZOO che prevede anche un’attività di riconoscimento e associazione MEMORY ZOO ANIMALS
- I spy – l’intera classe è coinvolta in questo gioco, dove quasi sempre tutti sono attenti e concentrati. Un bambino dice: I spy with my little eye something beginning with D (può scegliere una lettera a piacere). I compagni, individualmente, cercano di indovinare l’oggetto , ad es. Door . Il turno passa al bambino che ha indovinato, il quale dirà a sua volta I spy with my little eye something beginning with P, ed i compagni cercheranno di indovinare. Il gioco può terminare in qualsiasi momento. Ci sono delle schede molto carine chiamate proprio I SPY dove tra una serie di disegni gli alunni devono selezionare solo quelli richiesti: vorrei crearne anch’io alcune e caricarle sul blog. Fammi sapere se potrebbero interessarti, a presto e buon nuovo anno scolastico!
Tutti i giochi di cui ho parlato in questo post, come anche la parte introduttiva sulla valenza didattico/educativa dei giochi a scuola, li potete trovare sul testo BONANZA, Colin Retter e Neus Valls, edizioni Longman.
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